ECONOMIA DEL MADAGASCAR
Nonostante i prezzi relativamente alti della vaniglia, il malgascio medio guadagna circa 1 dollaro americano al giorno, mentre il 70% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà mondiale. Quasi la metà dei bambini del Madagascar sotto i 5 anni è malnutrita.
Perché il Madagascar è così povero? Ci sono varie ragioni. Durante la passata dittatura di Didier Ratsiraka, il governo corrotto rubava gran parte degli aiuti economici dati dagli altri paesi. Il colonialismo economico dei francesi era strettamente legato allo sfruttamento delle risorse (legname, industria mineraria, pesca), attività che di certo non ha favorito una crescita economica a lungo termine, ma che ha causato piuttosto il progressivo ridursi delle risorse. La carenza di infrastrutture, specialmente di strade, rende difficile agli agricoltori portare i propri prodotti sui mercati, e l’isolamento geografico del Madagascar dal resto del mondo accresce i costi dei commerci. Tutto ciò che il Madagascar produce o vuole acquistare da altri paesi, deve essere spedito per via aerea o marittima. Un sistema di istruzione debole rende difficoltoso ai giovani malgasci trovare un lavoro fuori dal settore agricolo; oltretutto, solo pochissime persone in Madagascar hanno accesso a tecnologia ed Internet. Infine, i danni arrecati al territorio hanno ridotto la capacità degli agricoltori dell’isola di produrre grandi quantità di cibo. Tutti questi fattori contribuiscono alla povertà del Madagascar.
La situazione, però, potrebbe migliorare. Nel 2005 il Madagascar ha annunciato di avere trovato grandi quantità di petrolio. Questa risorsa giocherà un ruolo importante nell'economia futura del paese, oltre all'industria mineraria, alla produzione di pietre preziose (in Madagascar si trovano molti zaffiri) e al turismo. Si spera che l’ecoturismo, una forma di turismo che minimizza l’impatto sull’ambiente, possa contribuire alla crescita economica del Madagascar e a salvaguardare le aree naturali e la fauna selvatica.